Tecnica della Cartapesta

La realizzazione di una figura in cartapesta prevede una serie di fasi operative:

manichino1.  Si prepara una struttura lineare in ferro zincato, simile allo scheletro, proporzionato alle dimensioni della statua da realizzare.

2.  Su tale struttura viene avvolta della paglia a trucioli oppure della canapa in modo da simulare   la struttura muscolare del corpo e degli arti. Un filo di spago fascia il tutto tenendolo unito.

3.  Con l’argilla si modellano testa mani e piedi nell’espressione che dovrà assumere la statua,  quindi fatti asciugare all’aria, persa del tutto l’umidità, si cuoce in forno ceramico a 910° circa.

4.  Testa, mani e piedi, ormai terracotta, vengono montati sul busto e alle estremità degli arti. Si ottiene così una figura nuda (manichino) da posizionare ed atteggiare.

5.  Situato su una base, il manichino viene vestito con carta di cellulosa molto porosa che dovrà riprodurre il taglio e la forma degli abiti. I fogli di carta devono essere spalmati su entrambe le superfici con colla vinilica in sostituzione della tradizionale colla di farina facilmente attaccabile dalle tarme. La strato di carta deve essere ben asciutto prima di applicarne uno successivo.

6.  Per realizzare pieghe e modellato particolare, la statua viene focheggiata con appositi ferri arroventati.

7.  Stuccare varie volte tutta la statua con gesso di Bologna e colla di coniglio e carteggiare sempre fino a quando la superficie non sarà perfettamente levigata.

8.  Con un pennello spalmare della gomma lacca diluita in modo da rendere la superficie omogenea e compatta per la successiva coloritura.

9.  Si effettua una prima coloritura con colori a tempera, quindi due successive con colori ad olio.

10.  Quando il colore è completamente asciutto si esegue una finitura con cera d’api o con vernice finale.